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Mal di testa: utilizzo dei triptani nell'attacco acuto

  • Lorenzo
  • 27 mar 2017
  • Tempo di lettura: 3 min

La cefalea, o mal di testa, è un disturbo doloroso che colpisce non solo la testa ma che si può estendere alla faccia e al collo , compresa la nuca e la prima porzione della colonna cervicale.

Quanti mal di testa ci sono?

Le cefalee si posso classificare in secondarie e primarie. Le cefalee secondarie sono dovute ad una patologia sottostante come un trauma, infezione, infiammazione, problemi vascolari o masse tumorali , le quali rispondono meglio curando la patologia sottostante che le ha causate.

Nel grosso gruppo delle cefalee primarie abbiamo: l'emicrania, la cefalea di tipo tensivo, la cefalea a grappolo e altre cefalalgie autonomico-trigeminali. L'emicrania, una cefalea da disordine vascolare che colpisce mezza testa, è distinta a sua volta in due grandi sottotipi: emicrania senza aura e il sottotipo con aura, caratterizzata da sintomi di tipo neurologico (visione di fasci di luce detti scotomi) che generalmente precedono e talora accompagnano la fase algica. La cefalea di tipo tensivo, il nome stesso rievoca sensazione di tensione dei muscoli della testa, costrizione, sensazione di avere la "testa nella morsa". In fine la cefalea a grappolo la più fastidiosa, avvolte scambiata per sinusite, con dolore lancinante sull'occhio e secrezione dal naso.

I triptani come agiscono e in che forma farmaceutica si trovano?

I triptani, il cui capostipite è il sumatriptan (foto), sono dei composti a base triptamminica, ovvero aventi tutti in comune questa caratteristica struttura importante per l'attività farmacologica, con azione di agonisti selettivi verso il recettore della serotonina (5-HT1), cioè ne mimano la sua funzione.

struttura molecolare del sumatriptan, la parte in rosso è la struttura triptamminica che caratterizza tutte le molecole

Sebbene non se ne conosca l'eziologia, cioè la causa, dell'emicrania, una caratteristica fisiopatologica consisterebbe in una abnorme vasodilatazione a livello cerebrale che devia il flusso sanguigno causandone sofferenza e scatenando l'attacco.

Proprio questa azione dei triptani di mimare l'effetto vasocostrittore della serotonina, soprattutto nei sistemi vascolari renali, polmonari e cerebrali, ne fa di essi farmaci di prima scelta per il trattamento di crisi emicraniche di intesità grave o moderata che non rispondono ai soli antinfiammatori.

Tutte le molecole di questa classe di farmaci si sono dimostrate efficaci non soltanto sul dolore, ma anche sui sintomi che accompagnano il mal di testa (foto- e fonofobia cioè fastidio della luce e suoni forti, nausea e vomito) e sulla disabilità correlata all'attacco. Non c'è differenza di efficacia tra le varie molecole, per cui non si può preferire un triptano ad un altro, ma sembrano possedere una maggiore efficacia quando assunti precocemente nei primi momenti dell'attacco emicranico.

Il sumatriptan, conosciuto con il nome commerciale di Imigran, è presente in diverse forme farmaceutiche: iniezioni sottocunanee, in compresse, spray nasale e supposte. La formulazione sottocutanea è quella che da le migliori risposte al farmaco. Rizatriptan (Maxalt) e zomitriptan (Zomig) sono disponibili in formulazione a rapida dissoluzione orale, con efficacia analoga alla formulazione in compresse ma più pratiche da assumere, visto che possono essere prese senza acqua.

Nel caso di una risposta insoddisfacente o di un ripresentarsi del dolore è possibile associare un antinfiammatorio FANS, l'assunzione contemporanea di un analgesico come il paracetamolo o un antinfiammatorio come il naprossene ha una maggiore efficacia, rispetto al solo uso di triptano, e permette un più rapido ritorno alla normalità.

Che effetti collaterali hanno?

Gli eventi avversi, in special modo a livello cardiovascolare, vasospasmo coronarico con peggioramento dell'angina, ischemia miocardica ed infarto del miocardio si posso verificare in persone con fattori di rischio per coronaro patia. La somministrazione orale può portare sonnolenza , astenia, sensazione di pressione o costrizione toracica, cervicale e alla gola, rigidità al collo e mascella. Sono in genere controindicati in persone che hanno già avuto eventi ischemici o vasospasmo coronarico.

E durante la gravidanza e l'allattamento?

L'assunzione di sumatriptan in gravidanza, secondo alcuni studi, potrebbe aumentare la probabilità di un parto pretermine e/o sottopeso del bambino, ma non c'è un aumento del rischio di malformazioni nel caso di assunzioni ripetute nel primo trimestre di gravidanza. Le informazioni sull'uso dei triptani durante l'allattamento sono limitate ma rassicuranti, in quanto le quantità minime di farmaco escreto con il latte non sono sufficienti a dare effetti collaterali al bambino.

 

Le notizie contenute nel post sono semplicemente delle informazioni scientifiche che, sebbene scritte da un operatore del settore, in nessun caso si possono utilizzare per l'automedicazione! La terapia è un atto esclusivo del medico che vi ha in cura!

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